L'aria è calda ed resa ancora più pesante dalle ristrette dimensioni della sala. Una vecchia dorme in un angolo, a piedi scalzi. Al suo fianco c'è quello che sembra essere il figlio, un uomo sulla cinquantina, con un colbacco in testa. Qualche sedia più in là un altro uomo fissa il vuoto. E poi ancora altre figure lontane anni luce dallo sfarzo di questi giorni. Le mie due borse, gonfie di pacchi regalo, aumentano la desolazione di quest'angolo reietto nella stazione di Voghera.
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