Che due signore, donne di cultura e gran classe, accompagnandosi l'un l'altra a braccetto, se ne stavano ad ammirare l'architettura barocca prima dell'ora di cena.
Che una delle due, Inge - già moglie del fondatore di una nota casa editrice e a sua volta noto per essere stato miliardario, finanziatore della Rivoluzione e vittima di una bomba ai piedi di un traliccio dell'alta tensione - portava con se, come sempre, la sua borsetta.
Che l'amica di Inge, Nadine, scrittrice sudafricana pubblicata dalla suddetta casa editrice, apprezzava la passeggiata e, ancor di più, la presenza di vini sudafricani e il fassone servitole nel ristorante dove amava pasteggiare pure Camillo Benso Conte di Cavour.
Che al momento di pagare il conto la povera Inge si sia accorta che dalla borsetta mancava giusto il portafoglio.
Che Nadine non abbia avuto neanche il tempo di realizzare cosa stesse accadendo, magari per prendere le sue carte di credito e fare almeno il gesto.
Che dal tavolo vicino, Alessandro, noto amministratore delegato di una delle principali banche del Paese, abbia esclamato: "Per l'amica Inge? Pago io!".
Che la storiella si deve essere diffusa alla velocità della luce, che' stamane è su tutti i giornali della Città.
Comunicato stampa o tazebao?
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