Te li immagini in grandi stanze con soffitti alti e pareti scure, rese ancora più scure dalla luce fioca di qualche lampada. E poi vecchi divani un po' impolverati, attorno a un lungo tavolo rettangolare, e piccoli conciliaboli da cui provengono voci appena sussurate. Gesti rituali, tonache, grembiuli, compassi e squadre.
Invece li ritrovi seduti attorno a tre tavolini uniti alla buona in locale di proprietà d'un noto comico e presentatore televisivo, tifoso del Toro. Se non fosse per l'aspetto evidentemente attempato, sembrerebbero dei ragazzini in libera uscita serale. Uno di loro si esercita nelle riprese con un telefonino e le mostra orgoglioso agli altri.
Cambia anche la massoneria o sono solo pregidizi che s'incrinano?
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