La solita lagna del torinese medio-medio: Milano ci scippa tutto.
Poi chi sia il torinese medio-medio sfugge anche al sottoscritto, ma tant'è.
Sono, però, curioso di leggere "Torino, provincia di Milano", libro scritto da Bruno Babando, giornalista de "il Domenicale" e già direttore di G.R.P.
Non leggo "il Domenicale", tanto meno guardo o guardavo G.R.P.; quindi non so chi sia Babando.
Sono curioso perché i giornali presentano questo libro dicendo che è una denuncia documentata.
Intanto, riportano fedelmente quando affermerebbe Babando: e cioè che oltre 100 mila torinesi ogni giorno si recano a Milano per lavoro, studio o affari.
100 mila.
Capito, 100.000, mica cazzi...
Nelle ultime settimane m'è capitato di leggere documenti di fonte varia: dall'OCSE (sulle principali metropoli dei paesi occidentali, Torino compresa), all'ISFORT (sul trasporto urbano su rotaia in Italia, focalizzato sulle prime quattro aree metropolitane italiane, Torino compresa). E dalla lettura di questi e altri documenti non mi era parso di capire che quotidianamente ci fosse un esodo di dimensioni bibliche dall'area torinese...
Ma forse sono io che non ho capito bene e che non so far di conto...
Dalle 6 del mattino alle 6 di sera c'è almeno un treno all'ora per Milano. Diciamo che ogni treno ha almeno mille posti. Diciamo che sono occupati fino a Milano solo da persone che salgono entro i confini della provincia di Torino. Fanno almeno 12.000 persone. Poche? Vabbè, arrotondiamo... 20.000, massì... magari conto male, e i treni sono molti di più, e i posti pure, per non parlare delle persone che si pigiano... e a Santhià non sale nessuno, ovvio.
Rimangono fuori 80.000 persone.
Come le facciamo viaggiare?
Vabbè, qualche fortunato avrà il suo elicottero... ma... no, dai, la maggioranza andrà in auto, giusto? In fondo, siamo o non siamo, la CAPITALE dell'auto? Si, secondo la vulgata lamentosa abbiamo cercato anche di perdere quella. Soprattutto secondo quella vulgata che, credo ben pagata da qualche quotidiano d'origine non torinese, non ha mai alzato il sedere per entrare dentro un'azienda, s'è limitata a dire, fino a un giorno prima, che la Fiat sarebbe morta e il giorno dopo s'è accodata al carro (per ora) vincente dicendo: "l'avevo detto io, c'erano le competenze e il managiamen...".
Comunque, torno al dunque.
Diciamo che ogni macchina misura mediamente 3 metri, perché le macchine sono corte, si sa...
Diciamo, senza quasi tema di smentita, che su ogni macchina ci sta una persona sola soletta, che solitaria, appunto, se ne va Ammilano....
80.000 macchina per 3 metri fanno 240.000 metri.
Si sa, le macchine viaggiano una in fila all'altra, come sardine, non c'è altro spazio.
240.000 metri, 240 mila...
Se il mio sussidiario delle elementari non mi trae in inganno... sono 240 chilometri...
Forse sbaglio: quelli che vanno ammilano in treno saranno sicuramente molti di più.
tag: torino, milano, bruno babando, automobile, treno
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