Piccoli punti di riferimento
Ho già speso parole ai limiti dello spot pubblicitario per il "Caffè di Roma" che si trova in Piazza Solferino. A volte, quando devo scrivere, vengo ad attaccare qui il mio computer, ci faccio pure delle informali riunioni di lavoro.
Stamane lavorare a casa mi ha reso insofferente: il vento ha spazzato il cielo, era criminale non uscire. Così ho fatto bagaglio e mi sono incamminato verso la mia meta.
Il tavolino è quasi sempre lo stesso, quello vicino alla porta del bagno: da qui la visuale è perfetta, su tutti gli avventori del locale e su quello che passa oltre le vetrine.
Pomeriggio ideale, soprattutto per scrivere un progetto che sta mettendo a dura prova la mia segreta vena diplomatica.
Ideale sino a quando non ho ricevuto un sms che non mi aspettavo e non avrei voluto ricevere.
In questi ultimi due mesi sono stato costretto ad abituarmi ai lutti. Ma qualcuno li ha sofferti e li sta soffrendo davvero.
Il mio tavolino al "Caffè di Roma" è ben piantato a terra.
tag: Caffè, certezze, morte
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RispondiEliminaScusa Anonimo (si fa per dire, ché qualche idea sulla tua identità ce l'ho)... mi vuoi mettere nei guai?
RispondiElimina"Sms: [CENSURA]?", chiedevi.
No, fortunatamente.
Ci mancava solo questo...
Non credo, poi, sarei riuscito a scriverci su un post. Quell'eventualità, che spero davvero lontana, sarebbe una botta enorme anche per me. Credimi.