Elegìa al centro per l'impiego
Tra qualche mese lascerà la monotonia della pianura novarese e si godrà la pensione tra le colline del Monferrato. Lui si porta avanti col lavoro, iniziando a svuotare i cassetti della sua scrivania da una massa di documenti ormai inutili.
Prima di pranzo si avvicina e mi recita i versi di una poesia.
E' Ungaretti, è stata scritta dopo la morte del figlio.
"Mi serve per allenare la memoria.
E poi tiene lontani certi pensieri tristi. Ti fa capire che la vita deve fare il suo corso".
In mano tiene una mela, è il suo pasto.
Prima di tornare dietro lo sportello per rispondere alle domande d'indennità di disoccupazione.
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