La sorpresa che non t'aspetti
Serata in solitudine con i resti della sontuosa cena di ieri.
Culatello, salame ardenga di Parma, e poi formaggio maccagno biellese, pasta alla catanese con melanzane fritte e ricotta salata, per finire col mio classico vindaloo di pollo, che probabilmente farebbe inorridire un indiano. Caffè, birra nella lattina e torta alle mele
Stasera niente film, se mi appoggio al divano svengo, e così pure il mio gemello cattivo (grande Gorilla... come ho fatto a perderlo fino a ieri?)
A dire il vero stasera dovrei pure lavorare ma ne ho poca voglia: giornata lunga, stimolante ma faticosa, prima a Novara, poi a Pinerolo, con un retro-pensiero un po' triste che vuole per forza fare a pugni con la mia naturale fiducia.
La mia trasmissione preferita, Vibe, s'è appena portata via l'allegria funky che mi faceva ballare da bambino. Lo stereo da spalle massicce afroamericane è ancora sintonizzato su Radio Capital, e sempre negli anni '70 rimaniamo... “hey Mr. Tambourine Man”, versione dei Byrds.
È ancora presto, sarebbe inutile fare zapping a quest'ora nell'attesa del suo arrivo, tra i labbroni della Gruber, misura otto e mezzo, e le telecronache irreali, senza immagini, degli ultrà iscritti all'ordine dei giornalisti lombardi.
Aspetterò che faccia capolino all'improvviso, come ieri sera, quando ha sfidato, nella stessa fascia di programmazione, un b-movie italiano ben più che pecoreccio: commenti politici su Alitalia e dispacci dalla crisi finanziaria americana contro scene di cunnilingus e fellatio velate maldestramente dalla posticcia sgranatura delle immagini.
Le tivvù locali, con i numeri erotici delle signorine senza vere tette, sono avvisate.
Arriva il décolleté del Tg1 della notte.
Massimo rispetto...
Intanto, se ora su Radio Capital si potesse vedere Viola Wills:
aha mhmm I’m gonna get along without you now...
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