Speciale.
Si fa presto a dirlo.
Mica facile trovare una persona veramente speciale.
MIA: non odi tutto questo?
VINCENT: odio cosa?
MIA: i silenzi che mettono a disagio… perche’ sentiamo la necessita di chiaccherare di puttanate per sentirci piu’ a nostro agio?
VINCENT: non lo so… e’ un’ottima domanda.
MIA: e’ solo allora che sai d’aver trovato qualcuno davvero speciale… quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento, e condividere il silenzio in santa pace.
VINCENT: ma, non credo che siamo gia’ arrivati a
questo, ma non te la prendere, ci conosciamo appena...
("Pulp Fiction", Quentin Tarantino, 1994)
Magari sono solo pochi istanti che sembrano interminabili, ma rimani in silenzio e osservi gli occhi della persona che hai di fronte a te.
A cena, davanti a un caffè, in tram.
"Perchè mi guardi in quel modo?".
Forse Tarantino non aveva le idee chiare sulle persone speciali.
O forse non è lui a sbagliare.
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