L'album era quello delle figurine della Storia, quella con la S maiuscola. Ogni settimana andavo in edicola, compravo il mio pacchetto, tornavo a casa, prendevo il mio album e ci appiccicavo sopra le figurine. Ma non usavo il loro adesivo. Per mantenerle integre, prendevo una punta di colla, la piazzavo giusto al centro del retro della figurina e con delicatezza appoggiavo la reliquia all'album. Così, sarei sempre stato in grado di staccarle dalle pagine, semplicemente alzando poco poco gli angoli e senza rovinarle. Un giorno mio padre mi fece una sorpresa. Mi portò a comprare le figurine, tutte quelle che ancora mi mancavano per completare la raccolta. Tante. E, fra tutte: il Pitecantropo, Cleopatra, gli Assiri, lo Ziggurat, Mazzini, Mao Tse Tung, il Dott. Sabin e l'ultimissima, i Caschi Blu dell'Onu. Ma non andammo in edicola, come facevo io il sabato. No, andammo direttamente alla casa editrice, che per mia fortuna stava a Torino, in via Sansovino, nella zona industriale a nord della città. Meraviglia. Come vedere una partita della tua squadra del cuore dalla panchina, come ascoltare un concerto del tuo gruppo preferito dal retropalco, come mangiare nella cucina di un ristorante. Lo stesso pensiero ho avuto qualche giorno fa, quando abbiamo oltrepassato l'ingresso di "Gustiamo", al 1715 di West Farms Road, nel Bronx.
Acquistare prodotti alimentari on line è comodo e ha pure il suo fascino. Ti metti comodo sul tuo divano, guardi le figure e in mezz'ora al massimo hai fatto tutta la spesa che vuoi. Soprattutto in un Paese come gli States, e ancor di più in una città come New York, dove meno della metà della popolazione possiede un auto e spesso compra solo quello che trova nei negozi del quartiere. Ma vuoi mettere il privilegio di poter entrare direttamente in un magazzino e aggirarti tra i bancali carichi di olio molisano, riso vercellese, pasta di Gragnano e pomodori San Marzano? E quando in mezzo a tutto questo, tra gli enormi scaffali, riconosci la lattina del Caffè Sant'Eustachio, quello dell'omonimo bar di Roma, dove la macchina è coperta per non mostrare ai clienti il segreto della caratteristica schiuma, il cerchio si chiude.
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[PASQUALE – Allora 10 uova; assicurati che siano fresche, le agiti, se sono fresche le prendi, se no, desisti; come le vogliamo fare, con la mozzarella? Si, con la mozzarella, le uova vanno fatte con la mozzarella! Ti fai dare mezzo chilogrammo di mozzarelle di Aversa, assicurati che siano buone, pigli queste dita, premi la mozzarella, se cola il latte le prendi, se no desisti. Poi, che altro? Un po’ di frutta fresca. Ecco, ti fai dare pure cinque lire in contanti e vai dirimpetto dal vinaio a nome mio, di Don Pasquale il fotografo, e ti fai dare due litri di Gragnano frizzante, assicurati che sia Gragnano. Tu lo saggi; se è frizzante, lo pigli, se no...
TOTÒ – ...desisto!
Miseria e nobiltà, 1954]
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